venerdì 15 febbraio 2013

Da Romeo e Giulietta (atto secondo, scena terza)

 Da Romeo e Giulietta (atto secondo, scena terza)


Frate Lorenzo:



Grande e potente è la virtù nascosta nelle erbe, nelle piante, nelle pietre, nelle loro intrinseche qualità!


Nulla infatti di quel che vive sulla terra, nulla è così povero che alla terra non dia un qualche bene speciale, nulla vi è di così buono che distolto dall'uso naturale non si ribelli alla sua vera natura, cadendo nell'abuso.


La virtù stessa si fa vizio se male applicata, e qualche volta l'azione rende degno il vizio. Nella tenera corteccia di un fiore ha sede spesso un veleno e una forza medicamentosa. Infatti se viene odorato ti inebria, se viene ingerito, ferma il cuore e tutti i sensi.


Così due sovrani nemici si accampano nell'uomo come nell'erbe: la grazia e la sfrenata volontà, e quando la forza maggiore predomina, rapido il verme della morte divora la pianta.


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