giovedì 3 agosto 2023

"Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto" 
Giovanni 20.29

San Giovanni evangelista, Vladimir Borovik


Se non si crede nella parte spirituale della vita, niente ha senso.

Non ha senso che ogni generazione ripeta le stesse lezioni e faccia gli stessi errori.
Non ha senso la sofferenza e la morte.
Non ha senso la Natura con le sue leggi e ciò che noi interpretiamo come crudeltà indifferente.

Dal XVI secolo, partendo dall'Occidente, abbiamo cominciato a basare il nostro vivere sulla visione limitata dai nostri limitatissimi sensi, sicuramente per reazione all'imperante oscuramento della ragione a favore di una fede cieca ed all'
opprimente apparato di potere che era diventata la religione.

Indagare sulla materia per uscire dalla superstizione imperante ci ha portati all'estremo opposto.

Nel corso dei secoli la scienza ha però dimostrato, ormai innumerevoli volte, che ci sono cose invisibili che hanno un effetto enorme sulla materia (magnetismo, onde radio, radioattività, ecc...). La punta di diamante della fisica quantistica ha persino dimostrato l'esistenza della coscienza (1). 

Ma il 99% dei cosiddetti scienziati hanno adottato come religione la loro scienza e questo è paradossale perché la scienza non dovrebbe mai, per sua stessa natura, essere una fede. Essi "credono" solo ed esclusivamente nelle loro dimostrazioni, che regolarmente vengono superate e a volte contraddette dalle scoperte successive.
Nonostante ciò si irritano e scherniscono chi propone un dialogo con la metafisica, o per lo meno un'indagine scientifica sui tanti fenomeni che da qualche decennio si vanno moltiplicando esponenzialmente.

Ascoltare o leggere, ad esempio, le migliaia di esperienze di pre-morte conosciute con l'acronimo NDE (Near Death Experiences) pubblicate su canali Youtube e libri di mezzo mondo, è un'esperienza di incredibile impatto mentale ed emotivo.
Fortunatamente vi sono medici che studiano seriamente il fenomeno con statistiche ormai note e, per assurdo, è diventato quasi normale nonostante pochissimi (tranne i medici che lo hanno vissuto personalmente) abbiano il coraggio di ammetterlo apertamente per paura di subire l'ostracismo dei colleghi e/o dei superiori.

Ci vorranno ancora molti anni, forse secoli, per un cambio di rotta generale e temo che questo avverrà quando la famosa "crudelta" della Natura, che altro non è che la legge di causa/effetto, ci avrà dato una sonora lezione...

La crudeltà è la nostra, che con questa cecità spirituale stiamo distruggendo in ogni possibile modo la Casa fatta di meravigliosa energia condensata, sospesa nello spazio che ci pare infinito.




(1) "Irriducibile - La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura", Federico Faggin, Mondadori 2022