giovedì 29 giugno 2023

 Un sogno non sogno


Ero insieme ad altre tante belle persone, allegre e colorate, come fossimo ad una marcia per la pace ma senza alcun obiettivo da raggiungere. 

Stavamo tutti in un prato grande e bellissimo aspettando di "entrare" per una porta non ben definita, un passaggio invisibile che però tutti sapevano essere lì davanti.

Tutti attendevamo di entrare ma la gente era tanta e allora qualcuno lanciò l'idea di prendersi per mano ed entrare in fila indiana per fare più veloce, e così abbiamo fatto allegramente commentando che sembravamo essere tornati bambini, come per fare un girotondo.

Appena passati di là ci siamo trovati in un prato su un enorme promontorio, al tramonto, con il mare in lontananza, di una bellezza da togliere il fiato. Il cielo immenso era arancione e dorato e una strana, indescrivibile luce pervadeva tutto lo spazio.

Siamo rimasti tutti a bocca aperta ammutoliti da tanta bellezza e quando non rimaneva che una piccolissima porzione di sole prima che sparisse nel mare, dietro l'orizzonte, ecco che tre raggi di luce sono partiti dal sole verso il gruppo giungendo però solo a me e ad altre due persone. 

Probabilmente altri raggi sono poi arrivati alle altre persone, ma io ero ormai in uno stato di estasi indescrivibile e per un po' non ho avuto coscienza di ciò che mi accadeva intorno.

So solo che ad un certo punto mi sono resa conto di essere stata sollevata e così ho cominciato a capire che potevo spostarmi come e dove volevo solo col pensiero e quindi cominciai a "volare".

La sensazione di gioia era immensa e io continuavo a ripetermi più e più volte:
"COME HO FATTO A DIMENTICARE TUTTO QUESTO?"

Avevo la sensazione di essere tornata "a casa", assolutamente al sicuro nell'immensità del cosmo. Ero così felice che ho cominciato a fare capriole in aria assaporando la sensazione di libertà incredibile. Ho danzato così ancora per un po' e poi ho deciso di raggiungere il sole oltre l'orizzonte.

Mentre volavo a gran velocità osservando il mare scorrere sotto di me, ricordo di aver pensato "Nessuna gioia è più grande di questa, nessuna..." 

La strana luce arancione e dorata era paradisiaca e io la "respiravo", e più entrava in me, più sentivo benessere, gioia e amore per tutte le cose, ora sapevo con tutta me stessa di essere una cosa sola con il Tutto e il tutto era Amore e l'Amore era Dio.

Quando mi svegliai da quell'esperienza, più vivida di qualsiasi sogno, aprii gli occhi, ero in penombra e vidi lo scaffale di libri di fianco al letto. Ci volle tempo, non saprei dire quanto, per interpretare quello che stavo guardando. Era come se non riconoscessi più il mio mondo, la piccola mansarda dove abitavo, gli oggetti. Sentii un rumore provenire dal bagno subito dietro la parete dietro al letto e allora mi ricordai che la mia amica Cinzia era ospite da me per un lavoro a Torino. Pronunciai il suo nome e lei rispose "sono qui, ciao!" e allora rientrai completamente in me.

Nevicava forte, grandi fiocchi scendevano lenti dal cielo. Tutto il giorno rimasi in uno stato di grazia. Tutto mi pareva magico e meraviglioso e sentivo il riverbero di quella gioia provata durante quel "sogno non sogno". Mi sentivo fortunata per aver avuto quell'assaggio di Paradiso e ancora oggi, dopo vent'anni, il ricordo è limpidissimo.

Torino, gennaio 2003