sabato 23 settembre 2023

 Mare



Mi chiedono di parlare di te ma solo poesia è possibile.
Amore infinito, davanti a Te sparisco.
Sola e nuda davanti a Te, sono guarita un giorno.
La tua voce ritmata, il tuo odore salato ed ecco il miracolo.

Mi chiedono di parlare di te ma solo poesia è possibile.
Tutte le mie cellule hanno capito chi sei. 
Uguali io e Te, liberi, infiniti. 
Io in Te, Tu in me.

Il tuo colore cangiante le mie emozioni.
In Te la vita di miliardi di pesci, in me miliardi di cellule.

Mi chiedono di parlare di te ma solo poesia è possibile.
Sempre lontani come amanti separati.
Non ho voglia di parlare di te.
Salate gocce di mare scendono giá dai miei occhi chiusi.

Mi chiedono di parlare di te ma solo poesia é possibile.
Ora sei culla di morte per chi cerca vita.
Innocente distesa blu tu sei, solo nostro é l'infame peccato.

Tu, Cielo ribaltato, abbiamo trasformato in azzurro inferno di plastica.
Sei stato prima culla di vita, sarai sempre abisso senza tempo oltre l'umano essere.





giovedì 3 agosto 2023

"Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto" 
Giovanni 20.29

San Giovanni evangelista, Vladimir Borovik


Se non si crede nella parte spirituale della vita, niente ha senso.

Non ha senso che ogni generazione ripeta le stesse lezioni e faccia gli stessi errori.
Non ha senso la sofferenza e la morte.
Non ha senso la Natura con le sue leggi e ciò che noi interpretiamo come crudeltà indifferente.

Dal XVI secolo, partendo dall'Occidente, abbiamo cominciato a basare il nostro vivere sulla visione limitata dai nostri limitatissimi sensi, sicuramente per reazione all'imperante oscuramento della ragione a favore di una fede cieca ed all'
opprimente apparato di potere che era diventata la religione.

Indagare sulla materia per uscire dalla superstizione imperante ci ha portati all'estremo opposto.

Nel corso dei secoli la scienza ha però dimostrato, ormai innumerevoli volte, che ci sono cose invisibili che hanno un effetto enorme sulla materia (magnetismo, onde radio, radioattività, ecc...). La punta di diamante della fisica quantistica ha persino dimostrato l'esistenza della coscienza (1). 

Ma il 99% dei cosiddetti scienziati hanno adottato come religione la loro scienza e questo è paradossale perché la scienza non dovrebbe mai, per sua stessa natura, essere una fede. Essi "credono" solo ed esclusivamente nelle loro dimostrazioni, che regolarmente vengono superate e a volte contraddette dalle scoperte successive.
Nonostante ciò si irritano e scherniscono chi propone un dialogo con la metafisica, o per lo meno un'indagine scientifica sui tanti fenomeni che da qualche decennio si vanno moltiplicando esponenzialmente.

Ascoltare o leggere, ad esempio, le migliaia di esperienze di pre-morte conosciute con l'acronimo NDE (Near Death Experiences) pubblicate su canali Youtube e libri di mezzo mondo, è un'esperienza di incredibile impatto mentale ed emotivo.
Fortunatamente vi sono medici che studiano seriamente il fenomeno con statistiche ormai note e, per assurdo, è diventato quasi normale nonostante pochissimi (tranne i medici che lo hanno vissuto personalmente) abbiano il coraggio di ammetterlo apertamente per paura di subire l'ostracismo dei colleghi e/o dei superiori.

Ci vorranno ancora molti anni, forse secoli, per un cambio di rotta generale e temo che questo avverrà quando la famosa "crudelta" della Natura, che altro non è che la legge di causa/effetto, ci avrà dato una sonora lezione...

La crudeltà è la nostra, che con questa cecità spirituale stiamo distruggendo in ogni possibile modo la Casa fatta di meravigliosa energia condensata, sospesa nello spazio che ci pare infinito.




(1) "Irriducibile - La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura", Federico Faggin, Mondadori 2022





giovedì 29 giugno 2023

 Un sogno non sogno


Ero insieme ad altre tante belle persone, allegre e colorate, come fossimo ad una marcia per la pace ma senza alcun obiettivo da raggiungere. 

Stavamo tutti in un prato grande e bellissimo aspettando di "entrare" per una porta non ben definita, un passaggio invisibile che però tutti sapevano essere lì davanti.

Tutti attendevamo di entrare ma la gente era tanta e allora qualcuno lanciò l'idea di prendersi per mano ed entrare in fila indiana per fare più veloce, e così abbiamo fatto allegramente commentando che sembravamo essere tornati bambini, come per fare un girotondo.

Appena passati di là ci siamo trovati in un prato su un enorme promontorio, al tramonto, con il mare in lontananza, di una bellezza da togliere il fiato. Il cielo immenso era arancione e dorato e una strana, indescrivibile luce pervadeva tutto lo spazio.

Siamo rimasti tutti a bocca aperta ammutoliti da tanta bellezza e quando non rimaneva che una piccolissima porzione di sole prima che sparisse nel mare, dietro l'orizzonte, ecco che tre raggi di luce sono partiti dal sole verso il gruppo giungendo però solo a me e ad altre due persone. 

Probabilmente altri raggi sono poi arrivati alle altre persone, ma io ero ormai in uno stato di estasi indescrivibile e per un po' non ho avuto coscienza di ciò che mi accadeva intorno.

So solo che ad un certo punto mi sono resa conto di essere stata sollevata e così ho cominciato a capire che potevo spostarmi come e dove volevo solo col pensiero e quindi cominciai a "volare".

La sensazione di gioia era immensa e io continuavo a ripetermi più e più volte:
"COME HO FATTO A DIMENTICARE TUTTO QUESTO?"

Avevo la sensazione di essere tornata "a casa", assolutamente al sicuro nell'immensità del cosmo. Ero così felice che ho cominciato a fare capriole in aria assaporando la sensazione di libertà incredibile. Ho danzato così ancora per un po' e poi ho deciso di raggiungere il sole oltre l'orizzonte.

Mentre volavo a gran velocità osservando il mare scorrere sotto di me, ricordo di aver pensato "Nessuna gioia è più grande di questa, nessuna..." 

La strana luce arancione e dorata era paradisiaca e io la "respiravo", e più entrava in me, più sentivo benessere, gioia e amore per tutte le cose, ora sapevo con tutta me stessa di essere una cosa sola con il Tutto e il tutto era Amore e l'Amore era Dio.

Quando mi svegliai da quell'esperienza, più vivida di qualsiasi sogno, aprii gli occhi, ero in penombra e vidi lo scaffale di libri di fianco al letto. Ci volle tempo, non saprei dire quanto, per interpretare quello che stavo guardando. Era come se non riconoscessi più il mio mondo, la piccola mansarda dove abitavo, gli oggetti. Sentii un rumore provenire dal bagno subito dietro la parete dietro al letto e allora mi ricordai che la mia amica Cinzia era ospite da me per un lavoro a Torino. Pronunciai il suo nome e lei rispose "sono qui, ciao!" e allora rientrai completamente in me.

Nevicava forte, grandi fiocchi scendevano lenti dal cielo. Tutto il giorno rimasi in uno stato di grazia. Tutto mi pareva magico e meraviglioso e sentivo il riverbero di quella gioia provata durante quel "sogno non sogno". Mi sentivo fortunata per aver avuto quell'assaggio di Paradiso e ancora oggi, dopo vent'anni, il ricordo è limpidissimo.

Torino, gennaio 2003

 

domenica 21 maggio 2023

                             I biscotti della gioia di Ildegarda von Bingen




I biscotti della gioia sono dei biscottini speziati che venivano consigliati da Santa Ildegarda per il buonumore e venivano indicati come rimedio (curativo e preventivo) per fortificare i cinque sensi e rallentare l'invecchiamento. Sono adattissimi a Natale ma vanno bene sempre. Essendo speziati Ildegarda dice che sollevano il cuore e stimolano il fegato ma non bisogna mangiarne troppi, uno o due a fine pasto saranno un delizioso dessert digestivo.

Ingredienti per 36-40 biscotti

300 grammi di farina di farro
70 grammi di mandorle tritate
7 grammi di cannella
7 grammi di noce moscata
5 grammi di chiodi di garofano

100 grammi di burro o ghi (burro chiarificato)
2 uova bio
100 grammi di zucchero Mascobado (meglio macinarlo)
50 grammi di miele

Un po' di musica di sottofondo, amore, gioia...
Hildegard von Bingen - Hortus Deliciarum

Preparazione

1. Mescolare la farina di farro con le spezie e le mandorle tritate non troppo finemente.
2. Far scaldare il burro (o il ghi) a bagnomaria finché viene morbido poi unirlo allo zucchero, al miele, alle uova e mescolare vigorosamente per ottenere un'emulsione.
3. Unire l'emulsione agli ingredienti asciutti e impastare bene con le mani. Se l'impasto viene troppo appiccicoso aggiungere un po' di farina.
4. Formare uno o due salami, avvolgerli nella pellicola per alimenti e far riposare per circa mezz'ora.
5. Tagliare con un coltello affilato delle fette non troppo sottili oppure usare le formine per biscotti. Informare a 180 gradi per 15 minuti.

Tutto il pensiero di Ildegarda di Bingen è volto alla Gioia, alla celebrazione della Viriditas (energia vitale). Gli ingredienti dei suoi "Biscotti della Gioia" aprono il cuore e la mente e ci riconducono verso la gioia di vivere. Ecco il video della ricetta!
https://www.youtube.com/watch?v=SzZD7Kje1TQ







Lo scoraggiamento

Piccoli consigli per superarlo olisticamente



I motivi di scoraggiamento sono innumerevoli come le diverse sensibilità e le reazioni alle situazioni negative, dalle più lievi a quelle più serie. 

Una cosa è certa: non è bene rimanere troppo a lungo nello stato di afflizione che ne deriva e questo per vari motivi. Ho una discreta esperienza a proposito e posso parlare con cognizione di causa.

Lo ‘scoraggiamento’, è una ‘perdita di coraggio’, il coraggio di proseguire, di andare avanti, è un momento di sfiducia in noi stessi. Cerchiamo insieme di superare questa naturale reazione emotiva per evitare che si trasformi in qualcosa di più serio. Sicuramente i tempi e i modi dipendono dal carattere e dalla personalità di ognuno ma se nessuno di questi piccoli suggerimenti funziona, significa che il nostro non è un semplice scoraggiamento momentaneo ma uno stato depressivo più o meno serio e in questo caso è meglio farci aiutare da un professionista, un medico dell’anima. Sarà l’inizio di un nuovo cammino verso noi stessi, per il nostro bene e di coloro che ci sono vicini.

Per i casi più lievi e temporanei però possiamo farcela da soli.
Andiamo per ordine, dalla materia più solida a quella più ‘sottile’.

Il corpo

Lo scoraggiamento porta malumore, questo deprime il sistema immunitario (ormai è ampiamente dimostrato e la letteratura sull’argomento è vasta) e prepara il terreno ad ulteriori guai. L’energia densa di cui è composto il nostro corpo fisico è facilmente influenzabile dalle azioni ‘fisiche’ ma se si insiste a lungo, pian piano viene influenzato anche dalle idee fisse, dalle paure, dall’ansia e dai pensieri ossessivi.

Cerchiamo di ricercare e riscoprire il piacere. Il cibo è un piacere ed ha a che fare con il più materiale dei sensi, il gusto, che ci porta ad ingerire il cibo, il nostro ‘carburante’. Questo non significa ingozzarsi di dolci o altro ma una buona cioccolata calda in una triste giornata d’ inverno, o una pasta col peperoncino magari accompagnata da un bicchiere di vino in una solitaria sera d’estate, possono dare sollievo oltre che stimolare l’organismo e farci sentire meglio. Se non potete godere di compagnia mentre preparate il cibo preferito, fatelo per voi stessi magari ascoltando la radio. A volte è molto dura, ma è questione di allenamento alla auto-coccola. Non cedete alla tentazione di saltare il pasto, andare fuori a mangiare da soli e/o accontentavi della minestrina.

Se il cibo vi serve a poco, provate col moto. Una passeggiata ‘consapevole’ può fare per voi. Si tratta di apprezzare il fatto di ‘poter camminare’. Non è una cosa affatto scontata. Respirate, guardate il cielo. Se è sereno respirate l’azzurro, annusate l’aria. Se è nuvoloso o piove osservate l’acqua e la gente che si ripara in modi diversi, pensate alla terra che beve… anche se siete in città. Fuori città la campagna esiste ancora.

Cercate di sorridere. Poco, poco, è già sufficiente. Cercate di ‘ascoltare’ il vostro viso, sentite se è teso, cercate di spianare la fronte. Entrate dal giornalaio o in un altro negozio in cui sapete esserci una persona gentile. Sorridete un po’ di più, ringraziate sorridendo.

Se il negoziante è corrucciato provate a fare una battuta spiritosa sul tempo pazzo o su qualsiasi altra cosa… Quasi sicuramente risponderà al vostro sorriso. Sembra scontato, ma non è così.
Anche queste piccole dosi di energia ci aiutano. Perché privarcene?

Per chi può e se la sente si può provare a danzare. E’ un vero toccasana ed è un peccato che ci siano così tante resistenze nel nostro mondo occidentale verso questa espressione spontanea di gioia. Danzare, ballare, sono vere e proprie terapie per l’umore. Provare per credere. Certo ci vuole una certa dose di disinibizione ma nessuno ci proibisce di provare a casa dove non ci vede nessuno. Non è necessario assordare i vicini o saltare come grilli. Basta far ‘entrare’ la musica nel corpo e muoverci a ritmo.

La musiche e i tipi di danza migliori per alzare il tono dell’umore sono quelli molto ritmati, che il corpo assorbe quasi per osmosi. Non è necessaria alcuna preparazione. La musica sudamericana in genere è ottima allo scopo, per esempio il Reggae (consiglio il classico Bob Marley) oppure la Salsa latino-americana, la musica africana o un po’ di pop di qualità ma anche la musica mediorientale e il flamenco vanno benissimo, dipende dai vostri gusti. Accendete lo stereo e lasciatevi andare. Cercate di non ascoltare solo con gli orecchi, ma con tutto il corpo. Sono musiche calde, allegre, solari, esprimono gioia di vivere e vitalità.

Emanano vibrazioni sensuali che stimolano i chakra bassi. Il legame con l’energia della terra e del sole è forte perché questi generi musicali provengono da paesi caldi dove le persone tendono a vivere il momento e cercare di divertirsi anche se la vita non è generosa con loro. Partite molto lentamente cercando di ascoltare i muscoli e abituarli gradualmente e, man mano che vi scaldate, muovetevi più velocemente, presto comincerete a sorridere. L’eros viene stimolato e l’energia creativa in noi si risveglia.

Se neanche questo fa per voi, provate ad impegnarvi in qualcosa di pratico, per esempio le pulizie di casa o il cambio di stagione negli armadi. Non scherzo. ‘L’unica magia è il fare’, perché si rimette in moto l’energia e più energia c’è, più ne arriva. Invece di rimuginare, iniziate a ‘fare’ concentrandovi sull’obiettivo. Alla fine starete meglio e avrete fatto una cosa utile scaricando tensione.

Meglio ancora sarebbe fare un lavoro o una commissione per una persona cara che non può farlo, un anziano, un amico malato, ecc...
Quando sarete stanchi andate a dormire; al mattino starete sicuramente meglio.

Le emozioni

Se il tono dell’umore rimane basso le persone cominceranno ad evitarci e si entra in un circolo vizioso. Non è cattiveria, è una forma di difesa inconscia e se ci pensiamo bene, anche noi la adottiamo, quasi sempre in modo inconsapevole.

C’è chi si chiude a riccio, chi indossa una maschera austera, chi si lamenta in continuazione. Tutti questi atteggiamenti tendono ad isolarci e quindi a peggiorare le cose perché ci auto-escludiamo da una preziosa fonte di ricarica energetica: il prossimo.

A volte è necessario isolarci per ricentrarci dopo un periodo intenso e/o difficile che ci ha messo alla prova, ma indulgere nell'isolamento non è sano.

Innanzitutto le emozioni vanno liberate e vissute. Se trattenute cambiano forma e si trasformano in pensieri ossessivi. Piangete. Piangere è una reazione naturale che serve a scaricare energia emotiva in eccesso. Però soffermarvi troppo sul dolore emotivo è come trattenere il diavolo per la coda. Si peggiora la situazione. Dopo un gran pianto ci si sente svuotati. E’ proprio così. Si rimane un po’ vuoti ed è bene, a questo punto, attingere a fonti di energia fresca e pulita.
Ad alcuni è più congeniale la solitudine ma in casi di grande scoraggiamento non è consigliabile.

Si può andare al cinema e vedere un film che elevi lo spirito (magari non proprio un film d’autore che necessita mente lucida, serena e concentrata per essere apprezzato, ma un bel filmone americano magari un po' retorico ma sicuramente d'effetto, che ci distragga dalla quotidianità) oppure, se preferite un film comico. Il riso fa sempre buon sangue.

Si può cercare la compagnia di persone che stanno meglio di noi resistendo però alla tentazione di fare l’elenco delle nostre disgrazie quindi comportandoci da ‘vampiri’, se no siamo da capo, oppure magari farlo, ma in chiave auto-ironica, ma questo è per i più bravi…

Certo anche qui la musica può aiutare. Mozart è uno dei migliori per tirar su il morale. Anche nelle opere più serie non tocca mai il dramma. La sua musica ha la caratteristica di conciliare le emozioni contrastanti, di accogliere il bene e il male in un armonioso insieme quietando gli animi e portando serenità. E' stato dimostrato che le mucche fanno più latte se ascoltano Mozart. Noi non siamo da meno.

La mente

In genere, dopo aver ricevuto una brutta notizia, una delusione o per un semplice momento di scoraggiamento si instaura un atteggiamento pessimistico. In quei momenti vediamo chiaramente il lato ombra della nostra vita, i nostri errori, le contraddizioni e i misteri senza risposta della vita in generale. Non vediamo spiragli perché la nostra mente è concentrata sul lato ombra della vita.

Il persistere eccessivo in questo atteggiamento mentale ci conduce lentamente ad un graduale abbruttimento. Una volta cristallizzatosi, questo condizionamento tende a diventare parte integrante della personalità e a volte è possibile scorgere traccia di questo modo di pensare sul volto delle persone. Gli angoli della bocca tendono irrimediabilmente verso il basso e l’espressione risulta triste e tesa anche col sorriso. Le persone sensibili non riescono a essere felici ‘mangiando’ brutte notizie insieme alla cena. Non riescono a non analizzare lucidamente la loro situazione non positiva. Le persone emotivamente più intelligenti spesso hanno una sensibilità raffinata, quindi soffrono di più. Ovviamente parlo di tutti i tipi di intelligenza. Essendo più consapevoli ed empatici non possono non sentire la sofferenza altrui e non sottovalutano la propria. In genere però, per difesa, sviluppano un atteggiamento disilluso, a volte addirittura cinico. Spesso ridono sarcasticamente ostentando una forza interiore che non hanno.

La lettura ci viene in aiuto con il piacere intellettuale. Non tutti sanno che cosa sia perché purtroppo la loro mente non è stata 'allenata' a questo genere di godimento intimo.
Leggere autobiografie o biografie di persone che hanno fatto grandi cose, imprese eroiche o hanno apportato avanzamenti straordinari per l'umanità, ci può aiutare a ritrovare fiducia nell'umano anche se sono esempi rari e fulgidi, sono sempre persone che non hanno ceduto allo scoraggiamento, che non si sono arresi, che hanno ricominciato dopo ogni incidente di percorso.
Il loro esempio ci dovrebbe stimolare e invece di sentirci piccoli piccoli di fronte a loro, dovremmo prendere esempio umilmente e cercare di emularli.

Lo spirito

La faccenda è più complicata ed è difficile addentrarsi su un terreno così scivoloso. Di sicuro il malumore non ci permette di comunicare con la nostra anima. Non ci aiuta a perseguire i nostri desideri più profondi e i nostri ideali. Essi ci suggeriscono lo scopo che la nostra anima ha in questa vita. Spesso abbiamo bisogno di uno scossone per riprendere in mano le redini della nostra vita. I piccoli e grandi dolori, se non sono consapevolmente (e stupidamente) auto-prodotti, sono quasi sempre stimolo per riflettere e scoprire un lato di noi ancora sconosciuto, per integrare parti di noi trascurate e nascoste da cose più effimere.

Qui il consiglio che si può dare, è di pregare. Non serve gran che ripetere a memoria, a meno che non si soppesi anche col sentimento ogni parola, ma semplicemente discorrere con un essere spirituale a noi caro (un angelo, un maestro, un santo, il dio della nostra fede) come se fosse un amico intimo. Lui conosce il nostro cuore quindi è inutile fingere, tutto è chiaro e limpido in quello spazio.

Anche qui la musica ci viene in aiuto. Posso suggerire i meravigliosi canti di Hildegarda von Bingen, la mistica tedesca medievale; sono delle preghiere in musica che portano letteralmente in un altro mondo oppure la musica sacra classica in generale o la musica classica indiana.

A volte la sofferenza dell’anima è una sensazione profonda e difficilmente definibile, una spiacevole sensazione di anelito verso qualcosa di indefinito, come una nostalgia di ‘Casa’ e nessuno sembra capire se proviamo a descriverla. A volte invece, è dovuta a gravi situazioni che si protraggono troppo a lungo e noi ci sentiamo afflitti, come svuotati senza vedere la luce in fondo al tunnel. In questi casi è indispensabile cercare la compagnia di persone molto più sagge di noi, persone che hanno sofferto più di noi e con molta più esperienza. Sicuramente sapranno cosa dire per stimolare in noi la speranza e attivare la nostra forza interiore per farci riprendere la lotta quotidiana. Se non ne conosciamo, preghiamo il Cielo che almeno una incroci il nostro cammino e cerchiamo di renderci meritevoli del dono.

Se non conosciamo persone simili, a volte può essere di grande aiuto la lettura di un testo sacro, il Vangelo, la Bhagavad Gita, un testo buddhista e altri delle diverse tradizioni, la scelta è ampia e internet in questo ci può aiutare molto anche con registrazioni audio e video di bellissime meditazioni guidate, preghiere, audiolibri, ecc... (è vero che in internet si trovano anche cose pessime di basso livello ma con un po' di discernimento e affinamento delle proprie "antenne" si possono trovare moltissime cose ottime), essi hanno il potere di farci relativizzare i nostri problemi inserendoli in un contesto più universale, facendoci sentire come un tassello nel ‘Piano’ divino.

Le discipline come lo Yoga, il Tai Chi e le arti marziali in genere, possono aiutarci moltissimo nel ritrovare la serenità interiore armonizzando corpo, emozioni, mente e spirito, che fondamentalmente è ciò che ci serve per vivere in buona salute e in pace con noi stessi e con gli altri.

Appendice del 11.01.2024 
Il post che avete appena letto è stato 
scritto parecchi anni fa ma pubblicato solo nel maggio 2023. E' necessaria un'appendice aggiornata a questo anno appena iniziato:

Le notizie che arrivano dai tanti teatri di guerra del pianeta concorrono oggi a creare ancora più sconforto e pessimismo riguardo al proprio futuro e a quello dell'umanità. Non si possono chiudere occhi e orecchie alle tragedie umane anche se avvengono molto lontano da noi; bisogna essere consapevoli di ciò che accade nel mondo; far finta di niente o peggio rimanere indifferenti al dolore altrui per assuefazione o aridità di sentimento non è in alcun caso auspicabile. Allo stesso tempo però non possiamo farci travolgere dallo sconforto. I notiziari con i loro tam tam costanti non ci propongono quasi mai la controparte di notizie positive. Ascoltare notiziari (specialmente quelli in tv) il meno possibile è una utilissima strategia di sopravvivenza emotiva. Alcuni preferiscono eliminare totalmente il televisore ma in questo modo si privano di alcuni programmi veramente illuminanti e stimolanti che trattano di arte, cultura varia, musica, cambiamenti sociali, progetti rivoluzionari in ogni campo, basta cercare.
Teniamo sempre presente che le notizie che ci arrivano sono la punta di un iceberg. Sotto ci sono cose che i media non possono e non vogliono rivelare, ci sono tante mistificazioni e menzogne, tanti interessi che non possiamo immaginare. Allo stesso tempo sempre più persone nel mondo stanno diventando più consapevoli e stanno cominciando a rivoluzionare la propria vita badando alle cose e ai valori essenziali e positivi della vita. Si nota un incremento esponenziale di canali e siti di divulgazione spirituale di ogni genere, sia per le religioni ufficiali che altri punti di vista spirituali non isituzionalizzati. E' veramente incredibile il numero di testimonianze di esperienze di pre-morte conosciute come NDE, near-death-experience (ormai sono milioni, studiate da anni da medici e anestesiologi ma non ancora non alla luce del sole per timore dell'ostracismo dei colleghi)*. Comincia ad incrinarsi il muro di granito della visione materialistica della scienza ufficiale su questi argomenti anche perché avvalorati da alcuni eminenti fisici quantistici**. Un tempo il concetto di "psicosomatica" era ridicolizzato, ora è accettato e dato per scontato.
Non cediamo allo sconforto, esso è la porta del Male.
La Luce del mondo spirituale, come quella del sole, spende oltre la coltre di spesse nubi che ci fanno dubitare della Sua esistenza.

* sito di riferimento internazionale sul fenomeno NDE tradotto in molte lingue
   https://www.nderf.org/Italian/

** Federico Faggin  https://www.mondadori.it/libri/irriducibile-federico-faggin/
     https://www.youtube.com/watch?v=ned4na13yxA&t=5s