Lettera a Edoardo
Caro papi,
siamo arrivati al
2019 e sono undici anni che anche Gemma se n'è andata.
Il mondo che
sognavi e per il quale hai sperato e lavorato è una chimera sempre
più lontana. Nel decennio iniziato con la tua dipartita, gli
speranzosi anni '90, sembrava vicino e possibile, ora il tuo sogno
sembra allontanarsi come un miraggio man mano che ci addentriamo in
questo terzo millennio.
Si lotta per non
cedere allo sconforto per il clima generale di estrema
superficialità, intolleranza e disumanità nel quale siamo immersi.
A livello
personale non posso lamentarmi ma un esodo biblico è in corso dal
continente dal quale la storia dell'umanità è iniziata. Cinquecento
anni di depredazione cominciano ad avere i loro effetti; in molti
lo chiamano Karma, molto più semplicemente, effetto di cause. Ma per
vedere questo bisogna salire un po' più in alto sul grattacielo
della coscienza e non tutti, ahimè, lo sanno fare oppure hanno strumenti
culturali per farlo.
Che sia questo
l'inizio del mescolarsi di tutte le razze umane che qualcuno ha previsto per
l'anno 3000?
La nostra Terra è
ammalata ma non muore mica, sta solo cominciando a reagire alle
nostre terribili offese. Per ora ha la febbre, il caldo aumenta.
Le “radici
dell'odio” di cui parlavi, ancora non sono estirpate e anzi,
sembrano invadere nuovi terreni. L'umanità continua ad aumentare di
numero e le ricchezze del pianeta sono sempre di più nelle mani di
pochi. La guerra come tu l'hai conosciuta non esiste più, ha
cambiato completamente forma e nuove forme di oppressione e schiavitù
opprimono i più deboli.
La tua speranza
appare utopia di fronte alla mostruosità di eventi ai quali
assistiamo dalle nostre case da dispositivi sempre più raffinati.
Intanto le nostre
piccole esistenze scorrono come sempre tra le solite piccole e
grandi difficoltà. Alcune notizie ci sovrastano e ci si sente
impotenti tranne che per il pensiero, la preghiera e piccoli gesti di
amore quotidiano.
Come al solito
sono i giovani che potrebbero-dovrebbero agire e re-agire ma il tempo
della ribellione pare sia finito per far posto al tempo del
narcisismo. Alcuni ci
provano, spesso vengono repressi con violenza e i risultati positivi, quando ci sono, passano inosservati come
il crescere dell'erba, nel silenzio dei media.
La gente è distratta da evolutissime tecnologie che non avresti potuto immaginare e che ti avrebbero molto affascinato, ma il loro risvolto negativo è un subdolo supremo inganno, siamo tutti connessi e in comunicazione virtuale, ma mai così isolati. I cosiddetti “nativi digitali” si destreggiano abilmente con queste geniali trappole ma pochi riescono a usarle senza cadere nella dipendenza.
La differenza tra Deva* e Asura** è come sempre difficile da scorgere perché i travestimenti e le maschere sono sempre più ingannevoli quindi anche io proseguo il mio cammino fiduciosa ma guardinga perché già parecchie volte sono stata ingannata dai lupi mimetizzati da agnelli.
Fortunatamente ci sono ancora angeli di carne in giro per il pianeta.
Sono nel mondo ma non del mondo. Faticano parecchio ma non lo danno a vedere.
Sollevano lo spirito con le loro parole, con semplicità e ironia, sono un dono del Cielo.
Tu mi avevi
avvisato. Non era per me il tempo dell'arcobaleno e forse neanche
per i miei nipoti (se mai li avessi avuti). La
tua sognata “Età dell'Acquario”, l'età della saggezza oltre la
conoscenza...
Dicevi che si sarebbe realizzata dopo tanti disastri ai quali l'umanità avrebbe dovuto porre rimedio con l'aiuto di Madre Natura. La luminosa speranza che porta quel nome è stata da tempo mercificata dal consumismo che tutto divora e assimila. Le profezie e le previsioni possono avverarsi oppure no, la risultante di forze contrastanti indurrebbe a tracciare un possibile futuro molto disastroso ma come sempre tutto dipende dall'uso che faremo del nostro/a pesante dono-opportunità-responsabilità: il Libero Arbitrio.
Dicevi che si sarebbe realizzata dopo tanti disastri ai quali l'umanità avrebbe dovuto porre rimedio con l'aiuto di Madre Natura. La luminosa speranza che porta quel nome è stata da tempo mercificata dal consumismo che tutto divora e assimila. Le profezie e le previsioni possono avverarsi oppure no, la risultante di forze contrastanti indurrebbe a tracciare un possibile futuro molto disastroso ma come sempre tutto dipende dall'uso che faremo del nostro/a pesante dono-opportunità-responsabilità: il Libero Arbitrio.
Ciao papi, alla prossima...
*
Il termine deva
("colui" o "ciò" che emana luce), origina dal
sostantivo maschile sanscrito
dív (nominativo
dyaus; "brillare",
"emettere luce", "splendore", "giorno",
"cielo"; dív
nel sanscrito più tardo acquisisce il genere 'femminile') e indica
il dio, la divinità.
**
È nel Śatapatha
Brāhmaṇa (IX, 5,1, 12 e sgg.,
risalente a circa l'VIII secolo a.C.) che in ambito tardo vedico si
trova una prima spiegazione della detronizzazione degli Asura
a vantaggio dei Deva.
Secondo questo testo ambedue le classi degli Dei furono originati
dallo stesso principio, Prajāpati,
e dotati sia della parola vera che di quella falsa, ma se i Deva
scelsero il "vero", gli Asura
gli preferirono il "falso". Questo sviluppo verso l'opposizione delle due classi
di divinità (asura e
deva) è comprensibile
alla luce di una caratteristica posseduta dai soli asura
rispetto ai deva: un
particolare potere generato dalla loro misteriosa natura etica (vedi
il ruolo di Varuna
nel Ṛgveda).
Con il tramonto del periodo vedico,
la natura misteriosa degli asura
si trasformò in potere malefico facendo decadere gli
asura al rango di
demoni.
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